venerdì 3 ottobre 2014

Come *non* installare un impianto alta fedeltà

Un tipico problema con cui deve fare i conti il cosiddetto audiofilo (che di solito è maschio per motivi mai spiegati e neanche indagati a fondo) è il famoso WAF (Wife Acceptance Factor). Ma altrettanto efficace se non di più, per quanto riguarda gli ostacoli ad un ascolto almeno decente tra le pareti domestiche, è l'azione di architetti ed arredatori in genere.
Dall'ultimo numero di D-Casa, supplemento a Repubblica del sabato, ecco un esempio particolarmente illuminante in tal senso, che consente di riassumere in un sol colpo quasi tutti i possibili sistemi per peggiorare il suono di un impianto (non importa quanto costoso) fino a vanificare ogni residua pretesa di "alta fedeltà".

Quello che viene presentato è l'appartamento parigino, peraltro molto bello e gradevolmente vivibile, dell'attrice Charlotte Gainsbourg e del marito attore e doppiatore Yvan Attal. La proprietaria di casa è peraltro figlia di un notissimo musicista e dovrebbe, almeno in teoria, avere un occhio di riguardo per il buon suono.


Una serie di utili esempi
C'è veramente di tutto. Cominciamo dai diffusori, due bookshelf di buon livello, a quanto sembra (non riesco a individuare marca e modello ma forse qualcuno dei visitatori del blog può aiutare a riconoscerli). Sono progettati per essere montati in verticale, con il tweeter all'altezza delle orecchie di chi ascolta (seduto, normalmente), e orientati leggermente verso il punto di ascolto. Li vediamo montati in orizzontale (poco male, fosse solo questo), ad un metro più in alto delle persone sedute ed orientati in modo diverso tra loro.

Ma c'è di più, sono casse compatte ma presumibilmente abbastanza pesanti, come tutte le casse di qualità, e il woofer è piccolo (15-17 cm, sembra) ma non piccolissimo, un buon generatore di vibrazioni, quindi. Che richiede un supporto stabile, il più possibile esente da vibrazioni. Invece vedete dove li hanno appoggiati e quanto può oscillare una struttura come quella. Certo, si può fare solo una valutazione a vista, magari sono componenti speciali ultra rigidi realizzati in realtà in titanio e leghe speciali, e la colonna è in piombo e ghisa e pesa 100Kg, ma all'apparenza non sembra proprio, paiono oggetti progettati per altri scopi, per sostenere soprammobili e libri (leggeri).

Sul lato destro vediamo poi un giradischi. Il vinile è un must e un giradischi vintage come quello che vediamo (anche qui non sono riuscito a individuare marca e modello) montato su una sottile mensola retta da un solo braccio, uguale a quella della cassa sovrastante. Ma ad essa collegata per la trasmissione delle vibrazioni grazie alla colonna verticale. E anche qui sono riusciti ad infrangere un'altra delle regole auree, disaccoppiare il giradischi, oggetto meccanico suscettibile alle vibrazioni, da un componente hi-fi il cui scopo è generare onde sonore mediante vibrazioni.

Vicino alla cassa di destra c'è un po' di posto e hanno pensato di mettere lì l'amplificatore, modello compatto (così sembra). Sulla stessa sottile mensola sorretta come si diceva da un solo supporto metallico. Ma, appoggiato direttamente sopra la cassa vediamo un altro componente, per il quale evidentemente un altro posto non si trovava. E' il lettore CD. Pensare che c'è chi si ingegna di ridurre le vibrazioni dei lettori con piedini speciali o materiali esoterici da installare con appositi "tweakings" al suo interno, e qui lo appoggiano con nonchalance proprio sulla cassa.

Niente da dire invece sui gusti musicali dei padroni di casa. Sulla sinistra si scorgono due chitarre elettriche vintage e dietro il giradischi (non so se si vede nella riproduzione) fa bella mostra il vinile originale di Tutu di Miles Davis.

L'arredatrice, sicuramente dotata di buon gusto, ma molto meno interessata al gusto musicale, si chiama Florence Lopez e tra i suoi clienti, dice la rivista, c'è anche Nicole Kidman e altri nomi noti. Non si sa però molto del suo intervento qui riguardo all'impianto, perché nell'articolo si citano solo le scelte relative alle sedute, al tappeto e al tavolino visibili nell'immagine.

4 commenti:

  1. Verrebbe da dire che, purtroppo, il livello medio è questo?

    Un mio amico, valente artigiano dell'HiFi, ha confezionato su misura un piccolo impianto per un cliente, musicista. Ebbene i piccoli diffusori sono poi stati collocati sopra un pianoforte verticale, assieme a tutte le elettroniche.

    Un altro, in virtù (o meglio, a dispetto) del WAF è costretto ad "ascoltare" in posizione asimmetrica una coppia di Nautilus 800, pilotate da due McIntosh monofonici.

    Complimenti per l'ottimo articolo!

    Francesco

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  2. Quello è un tipico impianto per "sentire musica", non per "ascoltare musica".

    P.S. Dal woofer sembrerebbero delle Dynaudio.

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    1. Secondo il dizionario Gabrielli, ascoltare = stare a sentire con attenzione, porgere orecchio, mentre sentire = udire, percepire con l'udito, non essere sordo. Quindi penso che la tua definizione sia perfettamente centrata. Riguardo alle casse cpnfrontando con varie immagini in rete, sì, sono delle Dynaudio, modello Focus probabilmente, woofer da 17 cm, quindi anche buone.

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  3. Anonimo8/10/14

    Mi piacerebbe sapere dove hanno fatto passare i cavi per il collegamento della cassa sinistra. Forse sotto il tappeto.

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