domenica 16 luglio 2017

Migliorare l'ascolto in cuffia - 2 app player in prova

Boom delle cuffie stereo, il modo più semplice ed efficace, e anche più economico per ascoltare la musica, qualsiasi musica. Ma c'è un problema, il suono e' sì dettagliato, si possono individuare gli strumenti e le voci con grande precisione, ma sembrano provenire da dentro la nostra testa. Invece che da davanti a noi, come a un concerto (o con il nostro impianto stereo).
Sono da anni proposti sistemi per superare il problema, da semplici miscelatori dei due canali che diminuiscono l'effetto stereo, a sistemi più raffinati che ricorrono alla elaborazione di frequenza e fase, ormai di facile realizzazione grazie ai processori DSP nel dominio digitale. Soluzioni disponibili anche come app per smartphone e tablet.

Ne abbiamo provate due. La prima di una nota casa specializzata in tool di elaborazione digitale, la XIveto Gmbh, tedesca, si chiama HPEX Play. La seconda di un produttore coreano, Cear Music Player. Entrambe a pagamento, circa 5 € la prima, circa 1 € la seconda.

Come si presenta il player Cear Music
La prima è disponibile anche in versione demo, 30" e poi la elaborazione cessa, così si può verificare l'effetto. Una volta installata si possono scegliere i brani con una interfaccia minimal ma non troppo intuitiva (ne' veloce) ma certo chiunque riesce ad usarla.
L'effetto si può graduare agendo sia sulla profondità che sulla larghezza dell'effetto di ampliamento della origine del suono. Di default parte da 75% per entrambi. Ho provato ad incrementare entrambe e l'effetto più evidente si ha con la larghezza.

I brani selezionabili sono solo quelli presenti in locale, nel mio iPad durante la prova, non supporta fonti esterne come network storage e ovviamente niente streaming, quindi niente HD, al massimo qualità CD.
Ho provato diversi brani, dove possibilmente la voce o strumenti in primo piano apparissero entro 30", ad esempio Cat Power, Diana Krall dal vivo, Bruce Springsteen nelle Seeger Sessions. L'effetto c'è, non ostentato e scenografico, ma si avverte chiaramente la voce o lo strumento solista che rientra dentro la testa alla fine dei 30", in alcuni brani di più (Bruce,Krall in formato HD 24/48), in altri meno (Katie Melua, Belle & Sebastian, che erano peraltro in formato compresso AAC) ma sempre avvertibile nel passaggio ad ascolto standard, anche il confronto è aiutato da una leggera diminuzione del volume. Funziona, ed effettivamente l'ascolto e' più naturale e meno affaticante.
Le prove di ascolto sono state effettuate con cuffie Grado SR80.

L'interfaccia con grafica minimalista di HPEX PLAY
Cear ha una interfaccia molto più veloce e intuitiva, la configurazione è' semplificata ed intuitiva, si sceglie come prima cosa il sistema di riproduzione (auricolari, auricolari chiusi, cuffie stereo e anche speaker della mobile device) e. A seguire l'effetto di profondità in tre gradi: vicino, lontano e molto lontano.
L'efficacia in posizione lontano e' simile a HPEX, la voce solista e' ora apparentemente davanti a noi (sempre piuttosto vicina) e gli altri strumenti attorno a noi.
Il confronto con l'ascolto senza correzione e' meno immediato dovendo passare a un player diverso. Ho provato quindi sullo stesso brano (sempre Krall e Springsteen) alternando Cear è un player standard ( Neplayer) e poi Cear e HPEX. Il risultato è che si conferma l'effetto di riposizionamento della sorgente del suono davanti a noi, in modo più o meno marcato in diversi brani, ma mai molto accentuato. Riguardo al confronto con l'altro player, l'effetto con Cear sembra più marcato in posizione "very far" in confronto con HPEX al 100% di "stage depth".

La configurazione di Cear Music Player. I due selettori sono a scorrimento.
A questo punto mancava solo l'ultimo confronto con il player di alta qualità già citato (NePlayer, provato in precedenza) per verificare se si perde qualcosa in qualità e soprattutto se la mancanza di questa "spazializzazione" del suono e' così importante da giustificare il cambio. La prova di ascolto e' stata fatta sugli stessi brani e l'impressione di ascolto ha confermato i precedenti confronti: la qualità dell'ascolto e' molto simile pur accettando il downgrade a qualità CD, le differenze ci sono (non eclatanti, come già riportato) ma sono compensate in qualche modo dalla spazialità acquisita. Tra i due player specializzati XPEH sembra più vicino alla riproduzione di Neplayer, quindi accurata e ricca di sfumature. 
L'ascolto con NePlayer pero' non è particolarmente penalizzante, siamo abituati da anni all'ascolto in cuffia e con il proseguire dell'ascolto la nostra mente si concentra sulla musica e "aggiusta" psicologicamente l'origine del suono. Può insorgere una fatica di ascolto maggiore, ma questo è un fattore soggettivo.

Quindi, in sintesi: adottare o no un nuovo player?
È una decisione personale. Nel mio caso, no. Perché ho deciso da anni di non sottrarre tempo alla musica spostando file audio da una parte all'altra, scegliendo cosa ascoltare in precedenza, e quindi la musica che ascolto e' in due grandi "recipienti": quella HD o rara nel mio storage server da 2T e tutta la restante in cloud col servizio in streaming in qualità CD che uso da anni. Inoltre, ascolto solo occasionalmente in cuffia e invece in prevalenza dall'impianto a casa o in auto.
Chi invece ha fatto altre scelte e può dedicare più tempo a caricare (e scaricare periodicamente) il suo tablet o smartphone di musica, e ascolta spesso e a lungo in cuffia, deve a mio parere provare i player in prova con la sua musica e la sua cuffia preferita, molto probabilmente lo troverà un'alternativa interessante.

Un'alternativa per ascoltare anche in HD
Aggiungo solo per completare la prova che Xivero produce anche una variante per desktop (HPEX Headphone Experience) che consente di predisporre i file audio per l'ascolto in cuffia applicando l'algoritmo di correzione messo a punto da Xivero, inclusi i file audio in HD. Una volta eseguita questa operazione si trasferiscono sulla mobile device e l'ascolto avviene sempre sfruttando il loro algoritmo e beneficiando della spazialità che consente, invece che facendo la correzione in real time. Ovviamente si allunga ancora il tempo di predisposizione, che include anche il trasferimento verso una device IOS (il player e' solo disponibile su Apple Store) che notoriamente non è molto semplice.

Allegati
Oltre ai soliti screenshot di funzionamento, i claim dei due prodotti testati.





Xivero HPEX

Headphones have the potential to provide extremely high quality and immersive music reproduction, even on the go. Unfortunately, there is one major drawback which is called “In Head Localization”. Listening to a piece of music via headphones creates the effect of having all the instruments within the head. It gets even worse if the Audio Engineer pans dedicated instruments far to the left or right, creating effects tolerable for loudspeaker but quite disturbing on headphones.
There are quite some hardware and software solutions on the market, claiming to reduce the “In Head Localization” by applying different algorithms and especially dedicated “Head Related Transfer Functions (HRTFs)”.
Unfortunately, these solutions have further disadvantages by introducing tonal coloration, strong room reverberations or ambiguous sound location. Most of those products are focused on movie or gaming sound, neglecting the transparent reproduction demands of a classical HiFi setup where a minimum of tonal changes is crucial.
HPEX PLAY has been developed with the HiFi–Enthusiast in mind. Our main goals are the preservation of the timbre with a minimum of tonal changes, achieving a strong reduction of “In Head Localization” and therefore less “Headphone Listening Fatigue”.
WHAT ARE THE ADVANTAGES OF HPEX PLAY?
HPEX PLAY does not use “Head Related Transfer Functions” because those introduce tonal changes and if the modeled HRTF differs from yours, defined by head size and especially the pinna, then the localization of sound sources can be way off. That can go as far as you locate an instrument behind your head even if it is in front of you.
The best solution would be the measurement of the listeners HRTF. That approach could lead to nearly perfect binaural listening. Well, unfortunately it is quite difficult and cumbersome to measure individual HRTFs, therefore that approach needs to be dismissed for time being.
HPEX PLAY simulates the listening through HiFi speakers by introducing the acoustic effects of speakers within a listening room. The key effects are cross talk as well as small reverberations and early reflections.
The algorithm we use moves the sound stage from between the ears to a more comfortable forward position with a wider natural sound field. Those subtle changes assure that HPEX transformed music reduces the effect of Headphone Listening Fatigue by a great deal and makes headphone listening a real pleasurable and immersive experience.
HPEX PLAY works in a very subtle way to enhance the headphone listening of HiFi stereo recordings. It does not provide the heavy effects of 3D around the head sound stages with all their disadvantages.

Cear Music Player

The headphones and earphones are very convenient for enjoying the music,
but the headphones users will feel the stress and fatigue 
if they continue using for a long time.
Because the reproduction sound from the headphones give the listeners
a feeling of oppression, stress, and tiredness by inside-head localization.

[cear music player] is new music player for the apple devices
utilizing the latest sound signal processing technology [cear].
You can enjoy the liberated clear sound with your
favorite headphones by simple operation of [cear music player].
You will be able to enjoy the reproduction sound with relaxing from headphones
for a long time as if the sound is reproduced from good loud speakers.

Moreover [cear music player] delivers the enhanced reproduction sound from built-in speaker.

2 commenti:

  1. Anonimo27/3/21

    Mi sembra un'opzione interessante per chi ascolta in cuffia. Sono uscite nuove alternative?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ho fatto altre ricerche ma è una funzione inclusa nei principali media server come J River e Roon. Delle due soluzioni presentate nel post però una è sparita: la società tedesca Xivero, che produceva pure altre app per la musica digitale molto ineressanti e con poche alternative, ha chiuso le attività.

      Elimina

Sono stati segnalati occasionali problemi nell'inserimento dei commento con account Google con alcuni browser e impostazioni di protezione. In questo caso inserire il commento come "anonimo". Grazie