sabato 10 febbraio 2018

La manutenzione dell'impianto: il giradischi

Il vero appassionato di musica vorrebbe con il suo impianto fare solo una cosa: ascoltare la musica che ama. La tecnologia però ha le sue esigenze e richiede a volte di sottrarre tempo prezioso al poco che, in una normale vita piena di impegni, una persona può dedicare alla musica.
Poi ci sono anche quelli che trovano più divertente occuparsi dell'impianto o di archiviare i dischi, un po' come quelli che passano più tempo a fare manutenzione alla barca piuttosto che a metterla in mare e navigare, il post non è per loro. 

Il giradischi per il ritrovato piacere di ascoltare i vinili
Cominciamo dal componente più complicato, quello che, non a caso, è stato abbandonato con una certa precipitazione (assai eccessiva) quando l'industria della musica ha proposto un'alternativa chiamata CD. Chi non ha una collezione di vinili come prima cosa deve quindi valutare se veramente e' così fondamentale recuperare questa tecnologia. Perché oltre alla relativa complessità c'è anche il costo non trascurabile dei vinili.

Ma iniziamo con ordine, quindi dai componenti, che sono, fino al cavo di connessione di segnale, parecchi di più di quelli che compongono un lettore CD (solo uno: il lettore), sono:

  • il giradischi
  • il braccio
  • lo shell porta testina 
  • la testina 
  • la puntina
  • il preamplificatore phono
Tutti componenti acquistabili separatamente, intercambiabili e da assemblare, nel caso di giradischi di fascia alta e altissima. In un sistema di lettura moderno (consigliabile) e di fascia medio-alta invece  il giradischi e il braccio sono normalmente integrati, e il punto delicato è rimasto solo uno: la "testina", ovvero il fonorivelatore (o cartridge in inglese).

Cosa può succedere, ad esempio
Il cantilever, che sostiene la puntina, è un componente molto delicato, basta un piccolo colpo per piegarlo e renderlo inutilizzabile. Altro punto delicato sono i 4 cavetti del diametro di un capello che trasmettono il segnale elettrico generato dal fonorivelatore al pre phono. La connessione è realizzata con quattro spinotti sui quali a pressione vanno infilati i minuscoli connettori dei 4 cavetti.
Nel fare questa operazione, aiutandosi con delle pinzette, bisogna assolutamente evitare di tirare i cavetti perché potrebbero perdere la connessione o renderla instabile nei punti di saldatura con interruzioni del segnale o generazione di ronzio. Risultato: giradischi inutilizzabile e da riparare a costi non trascurabili, delicate operazioni di installazione e di taratura da ripetere.

Il Thorens TD 240-2, deriva a un modello Dual

Prevenire i problemi
La prima scelta che l'appassionato deve fare è il modello di giradischi che sceglie, quelli tradizionali con shell separato e smontabile sono i più facili da gestire, mentre i modelli più raffinati hanno ormai quasi sempre un braccio integrato con lo shell.
In un modello tradizionale come i vecchi Thorens TD 160 o TD 125 o i rari nuovi modelli con shell come il Thorens TD 240-2 (nella foto) i problemi sono pochi:

  • il braccio ha un fermo che evita spostamenti imprevisti del braccio che possono danneggiare la puntina
  • la testina può essere dotata di una protezione mobile per la puntina 
  • la puntina può essere sostituibile
  • lo shell è smontabile e l'installazione può essere effettuata comodamente lontano dal giradischi
  • i cavetti sono all'interno dello shell e se si dovessero danneggiare inavvertitamente basta comprare e cambiare lo shell.
Un giradischi moderno ad alte prestazioni
Tutte questa facilitazioni (che possono avere qualche effetto negativo sul suono) nei giradischi di ultima generazione sono state abolite e quindi le cose sono un po' più complicate. Per esempio un Pro-Ject di fascia alta come il mio:

  • non ha un blocco del braccio ma un semplice richiamo magnetico
  • ha un raffinato braccio leggerissimo in fibra di carbonio realizzato con un blocco unico
  • il braccio ha un movimento molto ridotto per ottimizzare i punti di snodo
  • la testina per evitare pesi e componenti superflui non ha una protezione mobile per la puntina
Il risultato è che un colpo al piatto può danneggiare la puntina e innescare tutta una serie di interventi.

Azioni preventive
Con giradischi moderni come questi sono opportuni quindi alcuni accorgimenti aggiuntivi:

  • un blocco fisico, anche fatto in casa, per il braccio
  • una testina con protezione integrata, come la Ortofon MC Rondo (che però non è più in produzione da poco, anche queste stanno sparendo)
  • estrema attenzione nel montaggio della testina, oppure:
  • affidare il montaggio a un tecnico specializzato.
L'alternativa è ovviamente rivolgere l'attenzione a modelli che adottano ancora il braccio con shell smontabile e intercambiabile, a patto che siano nello stesso range di prestazioni.

Una testina pronta per essere collegata con i 4 cavetti dei 2 canali
Individuare i problemi
Se malauguratamente qualcosa non funziona, si ascolta un ronzio a basso volume, funziona un canale solo, il volume è troppo basso e così via, essendo il giradischi in realtà una catena di riproduzione esso stesso, bisogna individuare l'origine del malfunzionamento. Si deve procedere per esclusioni, come sempre quando sono in gioco più elementi:

  1. escludere che il problema sia la puntina o meglio il cantilever danneggiato: basta un esame ad occhio anche senza lente d'ingrandimento; ovviamente non deve essere piegato e deve potersi muovere; attenzione a non danneggiarlo nell'esame;
  2. escludere che il problema dipenda dai cavi: basta sostituirli con cavi anche economici e, per i canali, alternarli tra destro e sinistro; se tutto continua a funzionare il problema non è nei cavi; se invece il problema sparisce siete molto fortunati;
  3. escludere il percorso a valle del giradischi: se avete un amplificatore con ingresso phono (anche vecchio, anche economico, anche prestato da un amico o recuperato dal papà o dallo zio) basta collegare il vostro prezioso giradischi all'ingresso phono; se il problema sparisce il malfunzionamento è localizzato nel vostro pre phono, se (come è probabile) persiste è proprio nel giradischi.
  4. a questo punto bisogna per forza separare il giradischi dalla testina, e quindi procedere alla noiosa e delicata operazione di smontaggio;
  5. se avete un secondo giradischi, anche molto economico o prestato, è più semplice installare la testina smontata dal giradischi principale su quello di confronto; una volta collegato al pre phono il giradischi di confronto, se il problema persiste dipende dalla testina, se (come è più probabile) sparisce, è proprio nel braccio del giradischi principale;
  6. se non lo avete a disposizione bisogna recuperare una seconda testina di confronto, va bene anche una testina dismessa per troppi ascolti o per migliorare l'impianto; anche questa può essere prestata da un amico; se proprio non si trova bisognerà comprarne una super-economica, bastano anche 25-30 €.
Una visione ravvicinata della testina e dei cavetti.
Nella realtà l'altezza della testina è circa un centimetro e
alcune testine (come la Grado che ho io) non adottano il codice colore.
A questo punto sappiamo come agire:
  • se il malfunzionamento è stato localizzato nel pre, si porta a controllare e riparare, sempre se è possibile la riparazione e se vale la pena (dipende dal costo originale del componente);
  • se il malfunzionamento è nella testina, è da escludere che la causa sia la puntina usurata, ovvero abbia letto troppi dischi: è una situazione molto improbabile oggi e anche piuttosto rara ieri, perché servono veramente moltissime ore di ascolto per avere un effetto udibile in modo evidente;
  • riparare una testina è un'operazione delicata, quasi da alta orologeria, e i laboratori specializzati sono molto rari; a meno che sia una testina di alto livello (ce ne sono che costano anche più di 5.000 €) e quindi sarete piuttosto disperati, la soluzione rimarrà solo comprarne una nuova;
  • se infine il problema è nel giradischi, e più specificatamente nel braccio:
    • per prima cosa dovrete rimontare la testina con grande attenzione (al codice colore dei cavetti per prima cosa) ri-tarare tutto con attenzione e riprovare l'impianto, può darsi che fosse un problema di montaggio;
    • se così non è, dovete individuare il riparatore autorizzato del vostro giradischi (chiedendo magari all'importatore) o cercarne uno tramite il vostro negoziante di fiducia, smontare il giradischi e portarglielo, preparando una spiegazione esaustiva e un report sintetico delle prove fatte.
  • suggerimento: se il problema è variabile, ovvero a volte sparisce, è importante tenere una specie di diario per il riparatore, descrivendo bene cosa avveniva, e possibilmente registrare ronzii e rumori non desiderati con lo smartphone.
Considerazioni finali
Non bisogna pensare che siano situazioni comuni o frequenti, per fortuna, quando capitano e se capitano è però buona cosa affrontarli in maniera sistematica e razionale, con tecniche di "problem solving". Ma da questa lettura si può comprendere l'entusiasmo di molti appassionati quando è arrivato il CD e il suo lettore tutto automatico e integrato, e con zero manutenzione.

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